giovedì 10 aprile 2014

Cose che sì, cose che no.

Dopo tutti questi post di teoria, mi sembra il caso di raccontarsi le mie conclusioni. Ci sono molte cose che ho imparato dai vari siti, blog e libri, anche perché non sono un caratterino semplice. Se non sono d'accordo con qualcosa anche dopo aver sentito tutte le spiegazioni ed i pro, non c'è nulla da fare...non fa per me!

Per cui vorrei fare una breve lista di cosa ho capito che va bene per me e di quello che invece non mi appartiene e non fa per me.

 

Cosa voglio portare avanti:

  • Il menù planner, lo trovo utilissimo sia perché mi risparmia dallo strazio del "Oh cavolo, sono le 19:45, devo preparare la cena e non ho idea di cosa fare!", sia perché aiuta a risparmiare sulla spesa, che è sempre un bene!
  • La Routine giornaliera, perché mi salva dal dimenticare le cose più elementari (lo so, ma mi perdo sulle sciocchezza) e mi permette di fare molte cose in più.
  • Il control Journal, è alla base del metodo FlyLady, ma anche, in modi diversi magari, di tutti gli altri metodi. Consiste in un quaderno dove raccogliere tutte le nostre routine, i nostri documenti essenziali, il calendario degli appuntamenti, le scadenze, ecc.

Cosa non fa per me:

  • Prodotti fai-da-te, adoro fare le cose con le mie mani, davvero tanto, ma non mi interessa farmi i trucchi da sola ne' tanto meno il sapone o i prodotti per pulire. Il mio massimo in questo senso è l'uso dell'aceto al posto dell'anticalcare e del bicarbonato per pulire e disinfettare.
  • Declutter, lo so con questo ho appena tracciato un solco invalicabile tra questo e tutti gli altri blog sull'organizzazione del mondo, ma tant'è. Non intendo dire che non sono d'accordo sull'essere critici rispetto a quello che possediamo, Certo, se vivi in 50 mq e hai cose che bastano a riempire uno stadio...beh c'è un problema e sicuramente fare un po' di sano repulisti è necessario. Non credo però che debba necessariamente essere alla base di ogni stile di vita. Sono un'accumulatrice, certo non patologica, ma mi piacciono i vestiti, ne ho un sacco e non riesco a buttarli via. Punto. E neanche mi interessa, perché fortunatamente ho spazio per tenerli. Adoro i libri, ne ho tanti e non rinuncerei mai a loro. Punto di nuovo. Il mio fidanzato è un tipo minimal, che butta via tutto quello che non usa da più di due settimane e che con due ante da 50 cm ha i vestiti divisi su ripiani, uno scaffale per ogni mese dell'anno... È un fatto di caratteri, certo, e sicuramente se uno ama vivere con poche cose e godere dello spazio libero, fa bene a farlo, ma purché le cose sia in ordine e organizzate, non vedo perché dovrei rinunciarci. Posso assicurare che con organizzate non intendo scatole piene di roba, ben etichettate, che arrivano fino al soffitto di ogni stanza...probabilmente sono appena sopra la media, ma quando ci si affaccia nel mondo dell'organizzazione se possiedi più di 2 shampoo o di un servizio di piatti, ti senti una maniaca dell'acquisto compulsivo, con seri problemi di stress e anche un po' in colpa.

Ecco! Ora che abbiamo chiarito cosa mi piace e cosa no, direi di passare dalla teoria alla pratica...il prossimo gruppo di post sarà dedicato agli strumenti per l'organizzazione, con un post per ognuno: app (le mie best, con trucchi e suggerimenti), menù planner (con i miei printables da scaricare), routine giornaliere e il control Journal. Poi vedremo!

 

A presto!

 

domenica 6 aprile 2014

Le basi dell'organizzazione: un metodo per volare!

È vero che adoro fare liste e "organizzarmi", ma è altrettanto vero che sono brava a farlo in teoria,passo un sacco di tempo a metterli giù e poi non seguo i miei adorati schemi! Mi manca la costanza, sono pigra e la sera quando arrivo a casa ho solo voglia di buttarmi sul divano e guardare le mie serie preferite.

E andrebbe anche bene così, se non fosse che poi passo il tempo a pensare alle cose che mi piacciono e che non ho il tempo di fare! Ma non è vero che non ho il tempo è che non lo uso! Sembra una cretinata, nonché un'ovvietà, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e nonostante mi dica che basta alzarsi e iniziare, alla fine non lo faccio mai. Rimando, rimando e mi dico che lo farò nel weekend, poi arriva il weekend e mi dico che ho lavorato tutta la settimana e che mi merito un po' di sano riposo ed in un batter d'occhio è domenica sera e sono scocciata perché anche a questo giro non ho fatto nessuna delle cose che volevo fare. Un circolo vizioso idiota. Di cui mi sono stufata. Un aiuto me l'ha dato la scoperta del metodo FlyLady.

Non so in quale dei vari siti sopraelencati ho trovato un link, ma è stata una fantastica scoperta!

Primo perché Marla, alias FlyLady, LO SA.

Sa che sei pigra e svogliata e senza tempo per le tue passioni, figurati dove trovi la voglia di pulire. E ti dice che è NORMALE! Non che sei uno scherzo genetico, perché le donne sono portate a pulire e si divertono a stirare, NO! Ti dice che è normale non aver voglia di passare il weekend tra lavatrici e aspirapolvere, anzi è giusto. Ma ti dice che puoi comunque avere una casa pulita e in ordine, sempre, a prova di ospiti a sorpresa con 15 minuti al giorno! 15 minuti? Sì ok non aver voglia di fare nulla, ma cavolo 15 minuti passano in lampo, ce la posso fare anche io.

Secondo perché sa anche che da sola ti scoraggeresti e non sapresti cosa fare in 15 minuti (tutto ti sembra troppo lungo e laborioso per farlo bene e in 15 minuti). Ecco allora intanto ti smonta subito la teoria del "le cose o le fai bene o tanto vale non farle proprio", perché pulire un po' è molto meglio che non pulire proprio. Dopo ti "supporta" con una mailing list fantastica, per cui ogni settimana ci si concentra su una zona della casa, ogni sera ricevi un piano di volo per il giorno successivo con quello che dovrai fare nei famosi 15 minuti e si inizia anche per gradi, con i suoi mitici BabySteps.

I BabySteps si basano su un principio ben noto che dice che per prendere un'abitudine si deve fare la data cosa per almeno 21 giorni. Ecco, a scanso di equivoci i suoi sono da eseguire in 30 giorni, iniziando con una cosa facile facile, pulire bene il lavello, per poi aggiungere una piccola cosa ogni giorno, fino a formare quelle che sono le routine. Personalizzabili secondo le proprie necessità, ma di base universali per organizzare se stessi e la propria casa e ridurre lo stress. Sì perché uno dei punti essenziali è che se trascuri la propria casa, spesso stai trascurando anche te e quindi devi partire da te stessa e dal volerti bene. E più la tua casa migliora più la tua fiducia in te stessa aumenta. Insomma questo è un circolo virtuoso!

Sto ancora seguendo i babysteps, ma già vedo notevoli miglioramenti. È uno degli elementi fondanti della nuova me e voglio impegnarmi per non mollare.

Voi magari datemi il vostro sostegno morale!

A presto!

P.S. FLY sta per volare, ma anche per Finally Loving Yourself!

 

domenica 30 marzo 2014

Le basi dell'organizzazione: due libri da leggere!

Come dicevo nel post precedente il passo successivo é stato regalarmi i libri di due delle blogger che hanno trasformato la loro passione per l'organizzazione in una professione vera e propria, perché nonostante tutta la tecnologia che adoro e che mi circonda, rimango una fan della carta stampata, del piacere di sfogliare un libro, della possibilità di sottolineare i passaggi più interessanti e di segnarci accanto le idee che mi vengono.

Il primo è "Clutter Rehab" di Laura Wittmann (orgjunkie.com) , l'altro "Organized simplicity" di Tsh Oxenreider (theartofsimple.net). Due letture molto diverse, con alcuni punti in comune (che per altro sono quelli comuni a tutti i siti/blog dedicati all'argomento), con metodi simili ma sviluppati diversamente.

"Clutter Rehab" è un libriccino agile, diviso in 101 trucchi e consigli per l'organizzazione, ad esempio "inizia ogni settimana con un menù pianificato", "stabilisci il tuo criterio di disordine", "usa dei divisori per i cassetti". È molto utile per migliorare l'organizzazione, ma secondo me funziona bene per chi ha già chiaro un metodo generale di vita organizzata e si dedica alla sistemazione della casa, anche perché non ha una vera e propria parte teorica prima, ma attacca subito con il P.R.O.C.E.S.S. che è appunto il metodo pratico che lei utilizza per sistemare e gestire la casa.

Se invece siete ancora nella fase iniziale, come lo ero io, cioè: mi è chiaro che c'è un problema visto il caos in casa, ma mi rendo conto che la casa è un sintomo di una disorganizzazione più generale, perché la mia intera vita è in balia dello stress e del caos...beh allora "Organized simplicity" è una lettura più mirata, perché è diviso in tre parti, una dedicata alla teoria, una alla pratica del riordino zona per zona e un'appendice con liste e tabelle fotocopiabili per aiutare nella gestione, oltre alle ricette per prodotti di pulizia fatti in casa (l'ultimo trend Usa in fatto di gestione domestica).

La parte teorica è molto ben scritta, con citazioni di dati e statistiche che Tsh usa per spiegare la sua posizione. Personalmente concordo su molti punti, ma al di là delle singole opinioni ritengo molto utile capire quali sono i meccanismi che alla fine ci portano a sentirsi sopraffatti dalle cose da fare e lei mi ha fatto capire che non necessariamente dobbiamo farle tutte, ma possiamo decidere come vogliamo vivere la nostra vita ogni giorno e scegliere cosa è importante fare e cosa no sulla base di questo. (Sembra ovvio e facile, ma se ci fate caso alla fine non ci riusciamo mai!)

L'autrice inizia con lo spiegare che non c'è un modo giusto per vivere con semplicità perché per ognuno la semplicità può rappresentare cose diverse, il punto è vivere una vita che ci piaccia. Per questo racconta la sua esperienza di vita e come lei sia arrivata ad una certo tipo di organizzazione, fatta per realizzare una serie di priorità che lei aveva (andare a vivere all'estero col marito, stare a casa con i bambini, ecc.). Cita anche vari studi e ricerche per sostenere alcuni punti che secondo lei sono significativi, come il bisogno di super lavorare imposto dalla società , la necessità di case enormi, ecc. (lei è americana e certe sue considerazioni sono legate alla sua cultura di appartenenza, ma molte sono valide per tutta lo società occidentale). Personalmente concordo con lei sul fatto che le cose non ci capitano, siamo adulti e sono le scelte che facciamo a creare il nostro stile di vita. Ad esempio se vogliamo uscire ogni settimana a cena fuori, fare viaggi costosi, comprare tutto quello che ci va, pagare un mutuo alto per una casa grande poi non possiamo lamentarci se dobbiamo lavorare tutti e due full time. I miei genitori sono così, per cui so esattamente di cosa parlo e mia madre ha passato la vita a lamentarsi di non essere potuta stare a casa con noi, perché doveva lavorare per farci stare bene... Beh io e mia sorella siamo cresciute con mia nonna e la mia infanzia è stata meravigliosa per cui io non ho nulla da recriminare, ma mia mamma invece si, perché alla fine non ha vissuto la vita che avrebbe voluto, non perché non fosse possibile in assoluto, ma perché ha scelto di avere altre priorità anche se so che lei non la vede così. Lei direbbe che ovviamente stare con me è mia sorella è sempre stata la cosa più importante, ma le scelte che ha fatto vanno in un'altra direzione e non per cattiveria, semplicemente perché non si è mai fermata a fare un'analisi di cosa volesse nella vita, quali erano i principi fondanti della vita su cui voleva costruire. Ha fatto delle scelte per certi versi inconsapevoli che hanno portato a conseguenze che anche mentre si manifestavano la stressavano e la rendevano infelice eppure non si è fermata.

Non voglio vivere così. Non voglio essere scontenta di quello che mi accade senza fare nulla per cambiare, come dice Tsh "non voglio che la vita mi accada, voglio accadere alla vita". Non ho ancora chiari tutti i capisaldi su cui voglio basare la mia vita, ma ne ho chiari alcuni e su quelli non voglio mollare, anche se so che ci vorrà tempo per impostare la vita perché sia all'altezza dei miei desideri.

Per quanto riguarda la parte pratica, credo sia utilissima se la situazione in casa è abbastanza tragica (io dovevo ancora sistemare mezza casa post trasloco! Era tragicissima!!) e volete sistemarla subito, almeno a livello di trovare un posto a ogni cosa e togliere il caos che c'è in giro. Infatti è divisa in zone e fa un piano dettagliato per ogni zona, stabilito su un tempo totale di riordino di 10 giorni! Beh l'idea di avere la casa in ordine e organizzata non in anni, ma in 10 giorni, mi ha entusiasmata e in effetti ha funzionato. Anche perché non riuscivo a trovare lo stimolo per iniziare a pulire e sistemare finché la vedevo in quelle condizioni! Essendo una coppia giovane e che vive lontano dalle famiglie d'origine, abbiamo scelto le vacanze di Natale, perché appena dopo l'ultimo dell'anno, siamo ripartiti e non avevamo impegni o ospiti per cui abbiamo usato i primi dieci giorni dell'anno per dare un senso alla casa. Chi ben inizia...

Alla fine ce l'abbiamo fatta! Tutti gli scatoloni sono stati affrontati, selezionati, svuotati ed il loro contenuto destinato al posto giusto. Le scarpiere e ultimi mobiletti li abbiamo finiti di montare, le luci sono state appese ed abbiamo pulito. In modo sfiancante, con vaporella, aspirapolvere, mille prodotti, tonnellate di carta da cucina e di spugne...insomma abbiamo pulito, ma ci siamo massacrati e probabilmente non lo abbiamo fatto nel modo più furbo possibile...

Per cui ho capito che mi serviva un metodo che mi permettesse non solo di avere una casa organizzata, cosa che tecnicamente adesso è, ma anche ordinata e pulita sempre, o comunque il più possibile, per evitare i tour de force in vista dell'arrivo di genitori o amici in visita per il weekend o più semplicemente di amici che invitiamo a cena.

E su questo ci sto ancora lavorando...con un metodo più quotidiano...vi lascio con un po' di suspance!

A presto!

 

martedì 18 marzo 2014

Real simple: un app per semplificarsi la vita

Nel caos di questo blog, dove non c’è un capo e una coda al momento, sto ancora lavorando ai famosi due post di spiegazione/introduzione/rivelazione/ecc. ma per non farmi fregare dal perfezionismo voglio postare anche cose più semplici da scrivere e spiegare per me, come questa.

Ho deciso di dedicare un post ogni tanto alla recensione di app per Iphone e Ipad (sono una fan della mela...) che mi aiutano ogni giorno nell’organizzazione domestica e mia personale. La prima con cui voglio iniziare è una scoperta recente, ma così piacevole che voglio condividerla subito con voi.

“Real simple” è un’applicazione fantastica per le maniache delle liste e che sono abbastanza nerd da rinunciare all’amata carta e penna in favore dell’utilizzo dell’Iphone! Premetto che è l’app del sito Realsimple.com che si basa proprio sulla condivisione di checklist per qualunque azione umana vi possa venire in mente e dove anche voi potete salvare le vostre (online e offline sul vostro computer), richiamarle nel tempo e stamparle (per avere ancora il gusto di spuntare a mano la lista! Le drogate come me mi capiranno…), per cui un’occhiata il sito la merita comunque.

L’app per prima cosa è gratuita per cui un tentativo a mio avviso si può fare anche se siete scettici ed il suo principale pro è di essere assolutamente intuitiva e già dalla schermata iniziale si ha chiaro quali sono le sue principali funzionalità.

Il menù è diviso in 6 temi: Pulizia, Organizzazione, Pianificazione domestica, Viaggi e Stile, Intrattenimento e Matrimoni.

Ognuna di queste sezioni contiene varie checklist attinenti al tema. Ad esempio nella sezione Pulizia abbiamo: Lista delle pulizie veloci quotidiane, lista delle pulizie del bagno, lista delle pulizie di camera e salotto, lista delle pulizie della cucina, lista delle pulizie della lavanderia.

Scegliendo la lista che di interesse, si apre questa schermata

In fondo alla pagina c’è una piccola barra di navigazione che permette di:

Browse- tornare all’ultimo tema in cui si stava lavorando o aprire il menù generale

Saved- vedere le liste salvate, crearne di nuove o caricarne altre dal menù principale

Create- creare nuove liste

Upcoming- se volete fare qualcosa in casa ad esempio, ma non sapete da dove iniziare qui propone un piccolo compito veloce (tipo buttare la posta inutile). Se il compito proposto non vi piace, potete scuotere l’iphone e ne propone un altro random

Delegate-per scegliere i sostituti nelle varie mansioni, scegliendoli dai contatti (vedi più avanti per i dettagli)

Per usare una lista la prima cosa che viene chiesta è di salvarla, dopo di chè può essere modificata, togliendo le singole voci, rimandando la cosa ad una data specifica o, meraviglia delle meraviglie, farlo diventare il problema di qualcun altro…tradotto gira il compito via mail ad un contatto del vostro iphone (marito, coinquilina, mamma, sorella, chi volete, anche alla tua donna delle pulizie se ne avete una!).

Ovviamente è possibile aggiungere delle voci che non sono in lista, cambiare nome alla lista o cambiare la foto che la contraddistingue.

Inoltre si può creare da zero una propria lista, il che risolve a mio parere l’unico difetto dell’app, cioè l’essere in inglese (anche se personalmente lo vedo come un pregio perché mi aiuta ad imparare termini nuovi in una lingua che ormai è di uso quotidiano!). Quando si crea la propria lista si è assolutamente liberi di farla in italiano e si presenterà con i check da spuntare proprio come le loro già impostate. Si tratta solo di cliccare su “create”, darle un nome e poi inserire via via i compiti. Molto semplice e molto intuitivo.

Insomma io l’ho trovata fantastica, comoda e semplicissima da usare, non ha notifiche per cui per alcuni può essere uno svantaggio (anche se non ho ancora provato ad impostare una data specifica per un compito…magari in quel caso ti notifica che si deve fare la data cosa quel giorno…stasera provo ad impostarla per domani e nel caso vi dico), ma in realtà per me è meglio così perché il continuo vibrare del telefono per ogni notifica mi irrita, per cui le ho disabilitate tutte!

Infine ultima nota positiva…Ho iniziato da poco a seguire i babysteps del metodo Flylady…(Si lo so, questo blog è tutto meno che in ordine, non è chiaro e salto di palo in frasca, ma rimedierò e mi spiegherò con un paio di post fiume a breve!) Comunque direi che questa app può tranquillamente essere usata per le routine quotidiane in modo da averle sempre sotto mano anche fuori casa e trovo molto gratificante lo spuntare qualcosa da una lista, e visto che in questo caso sono cose che devo fare ogni giorno e che non mi metto a ricopiare sull’agenda ogni giorno per poi eliminarle, giusto per i miei due secondi di gratificazione, così ottengo lo stesso effetto, senza spreco di carta e tempo.

Insomma per me sono 4 stelle abbondanti! E voi? L’avete provata? Che ne pensate? Ne usate altre? Io ne ho scaricate altre e le sto testando progressivamente, poi le recensirò, nella speranza che vi aiuti ad organizzarvi.

 

lunedì 17 marzo 2014

Come creare un angolo hobby

Sono un tipo creativo. Da sempre. Faccio un lavoro estremamente creativo e comunque la sera quando torno a casa sento il bisogno di fare qualcosa che sia anche manuale oltre che creativo per cui a rotazione porto avanti una serie di hobby.

Nella vecchia casa non avevo un angolo mio per i miei passatempi, quindi il mio fidanzato mi ha regalato una cassetta degli attrezzi fucsia dove riporre i materiali che via via compravo ed usavo alcune ante di una libreria expedit dell'Ikea in salotto. Non un granché come spazio, soprattutto considerando che poi lavoravo sul divano appoggiandomi ad un supporto per pc!

Quando abbiamo trovato casa nuova, era chiaro che avremmo avuto un posticino per uno, dove lui potesse studiare e suonare e uno per me dove lavorare ai miei progetti.
Il bello dello stare insieme anche facendo cose diverse, ognuno per conto proprio, ce lo ha insegnato la vecchia casa, dove essendo un bilocale, era una scelta obbligata, ma ci è piaciuto davvero tanto e volevamo averlo anche nella casa nuova. Abbiamo quindi creato il salotto di sopra come uno spazio dove rilassarci su un mega divano, suonare (lui), fare orecchini (io), guardare un film, studiare (un po' tutti e due), ecc. È certamente la nostra stanza preferita della casa e quella dove passiamo la maggior parte del tempo e anche se è al piano di sopra con la zona notte, quindi non sotto gli occhi di chiunque entri in casa, volevamo fosse bella.

Avendo un micro budget per sistemare la casa, abbiamo riciclato tutti i mobili dell'altra casa e avendo precedentemente una scrivania expedit agganciata alla libreria da parete, oltre che misure ben precise in cui stare, abbiamo creato il nostro sistema di scrivanie con 150€ (di cui 41€ per la scrivania expedit e 109€ per la sedia skvrusta -anche se all'epoca c'era uno sconto sui prodotti per la scuola, quindi l'ho pagata un po' meno)


La sedia mi piaceva troppo e comunque volevo che fosse comoda e funzionale, non certo una cosa che dopo 10 minuti mi facesse entrare mal di schiena, per cui ero partita sapendo di non poter risparmiare su quella.
Dopo aver preso anche una lampada Paterson blu anatra a 39€ alla Maison du Monde, avevo finito il budget ed il tempo da dedicare al mio angolino, perché il resto della casa reclamava la mia attenzione ed era tutto ben più urgente! Dopo il trasloco mi sono limitata a disfare gli scatoloni e a mettere i materiali nei miei scaffali expedit e in un'altra expedit a 4 riquadri che c'è sulla parete di sinistra. Così per sei mesi il tutto é rimasto così!

L'altro giorno complice forse l'aria della primavera in arrivo e con essa una nuova ventata di voglia di fare, ho deciso di prendere in mano la situazione!

Mi sono seduta alla scrivania e ho preso le misure. Una misurazione accurata è il primo passo indispensabile per qualunque progetto di arredo, fosse anche per una mensola!
Ormai ho maturato una certa esperienza e posso affermare con certezza che senza misure non si va da nessuna parte... (s
criverò un post dedicato alla progettazione vera e propria)

Dopo aver preso tutte le misure che mi servivano, ho fatto una lista di cosa dovevo effettivamente sistemare (attrezzi vari, perline, basi di vari materiali, catene, filati vari) e delle mie necessità (maggior spazio libro possibile sulla scrivania, materiali di utilizzo costante a portata di mano e ben
organizzati, minimizzare il numero di “mobili da aggiungere”, restare al massimo sui 150€, ecc.).
Sembra una sciocchezza ma scrivere i propri obiettivi e le proprie priorità, aiuta moltissimo a focalizzare il punto e le reali esigenze.

La minuteria per esempio, la tengo in scatoline con il coperchio trasparente e divise in piccoli scomparti ed ho intenzione di continuare a tenerla lì, quindi dovevo misurare anche queste scatoline per capire quanto spazio occupavano.

Quindi ho fatto una prima ipotesi di cosa mi potesse servire:

1 cassettiera per sotto la scrivania

1 mobiletto con ante per la parete frontale

1 mobile a cassetti per la parete sinistra

1 mensola o 2 per non sprecare spazio e mettere delle cose carine in vista

1 prolungamento piccolo per la scrivania.

Io adoro l’Ikea, no davvero, ho proprio una forma di amore per l’Ikea perché ha mobili carini, economici e funzionali, ma anche personalizzabili (vogliamo parlare di quanto sia incredibile il sito Ikea hacker?!) ed un sito fatto bene, che ti dà millemila informazioni anche senza dover andare in negozio.

Per cui mi sono buttata nel sito ed ho iniziato cercare, segnandomi via via i pezzi che volevo integrare.

Per essere sicura che l’insieme mi piacesse davvero, ho fatto uno schizzo di come sarebbe venuto. Di certo non sono portata per il disegno prospettico e non sto parlando di un disegno bello da vedere, ma giusto di uno schizzo per capire se l’insieme è piacevole. Alla fine questa è stata la combinazione che mi ha convinto di più sia come resa, sia come costo.

Dopo varie ipotesi che comprendessero misure giuste, prezzi giusti ed estetica piacevole, sono arrivata a creare la mia wishlist sul sito. (strumento fantastico, perché segni le cose che ti piacciono, inserisci il tuo negozio e vedi se le cose sono disponibili e dove sono nel negozio! Ore risparmiate! Unico neo, se le quantità sono inferiori a 5 pezzi, date per scontato di non trovarlo proprio il prodotto in questione…mi sono fatta un paio di viaggi a vuoto per questo ed il giramento di balle è notevole!

P.S. Anche l’app per Iphone funziona alla grande per vedere se qualcosa è disponibile e dove è in negozio)

Decisa a non farmi scoraggiare dal fidanzato che pur di non farsi un sabato pomeriggio all’ikea si farebbe rasare a zero la testa, ho preso la macchina, la mia brava lista e sono andata da sola.

Alla fine ho comprato:

Totale 150€ e qualche cent, direi che non è poco, ma certamente non è molto considerando la quantità di spazio in più creato sul tavolo e la maggior organizzazione di tutti i materiali, che si traduce in maggior tempo per me per lavorare, invece che per cercare le cose o mettere in ordine.

Il sistema componibile di cassettini mi ha subito conquistata perché mi permette di inserire le mie scatoline, di scegliere fra più dimensioni in modo da personalizzare il tutto (ad esempio mi servono molto di più i cassetti piccoli di quelli grandi perché almeno posso dividere i vari materiali, ma in quelli grandi posso mettere le scatoline della minuteria e i vari attrezzi tipo anelliere, colla a caldo, tronchesi).

La cassettiera sotto la scrivania ha le ruote per cui posso spostarla se mi serve più spazio sotto al momento, in più mi permette di tenere in ordine materiali che non sarebbero carini visti in trasparenza dalla cassettiera componibile o che sono troppo pesanti e non mi va di far gravare tutto sul tavolo (tipo le catene).Alla fine ho usato i sei cassetti così: attrezzi da cucito, filati base, perline di conteria e borchie, filati fantasia, elementi da ferramenta vari e infine catene.

Una volta a casa ho montato i miei acquisti (perché io ADORO montare i mobili del’Ikea :-)) e ho aspettato il giorno dopo che il povero martire mi facesse i fori a parete (adoro molto meno il trapano e i tasselli…)

Dopo aver tirato fuori tutti i miei materiali, ho fatto una selezione per tipologia, utilizzo, ecc. e ho iniziato a sistemarli nella maniera che mi è più congeniale per lavorare.

E dopo tanto lavoro ecco il risultato!

Ho preso anche due vasetti di latta colorati effetto pizzo all'Ikea e due scatole di cartone che erano in offerta vicino alle casse. Ovviamente ho usato le mie amate rocche di filati per decorare il top del mobiletto con le ante scorrevoli.

Sulla scrivania c'è un porta bicchieri della Maison du Monde, che conteneva un servizio da 6 di bicchieri da birra, fatto come un porta bottiglie del latte vintage che ho usato come portapenne, dove ho i pennarelli, le pinzette, le tronchesine, i pennelli, le forbici e tutto quello che mi serve costantemente al volo. Tutto il resto è sistemato per bene nei vari cassetti/sportelli e finalmente sono pronta a rimettermi a lavoro!

Che ve ne pare?

 

 

giovedì 13 marzo 2014

Le basi dell'organizzazione: la ricerca online.

 

 

E' buffo come a volte le cose accadano tutte in contemporanea, portandoci a fare considerazioni e a prendere decisioni a cui non saremmo arrivati da soli.

A me è successo pochi mesi fa, quando poco dopo il trasloco e in pieno caos domestico da disfacimento scatoloni, ho iniziato ad approfodire la conoscenza con Pinterest e a riscoprire una serie di siti che avevo salvato nel tempo sull'organizzazione domestica. Al contempo dentro di me, cresceva a dismisura la frustrazione per lo stato della casa e la mia incapacità di venirne a capo.

Dal mio essere stufa di vedere polvere in giro, scatoloni ancora da disfare, oggetti in cerca di collocazione e stanze inaccessibili perchè erano diventate depositi, è iniziato un percorso di organizzazione che continua tuttora.
All'inizio ho cominciato con piccole cose, tipo salvare su Pinterest tutte le immagini e i link che mi attraevano a livello di soluzioni per arredare gli spazi e organizzare le cose.


Dopo sono passata a leggermi bene, molto bene, i siti più interessanti che trovavo a partire dalle immagini di Pinterest o che uscivano fuori cercando su google "organizzazione" in tutte le lingue!

Bag organizing

Sicuramente tra i miei preferiti ci sono:

http://orgjunkie.com/

http://theartofsimple.net/

http://www.livingwellspendingless.com/

http://www.somewhatsimple.com/

http://lifeasmom.com/

http://www.mammachetesta.com/

http://www.4blog.info/casaorganizzata/

http://52settimanediorganizzazione.wordpress.com/

http://pinchalittlesavealot.blogspot.it/

http://iheartorganizing.blogspot.it/

Leggendo i metodi e le storie di ognuna ho iniziato a capire di più cosa sentivo nelle mie corde, cosa, seppur utile, mi lasciava dubbiosa e cosa non mi apparteneva proprio..

Sono sempre stata una fanatica delle liste, ne ho fatte a tonnellate nella vita! Liste di cosa mi piaceva e di cosa no, liste della spesa precompilate in excel (e se le fai a 16 anni quando nemmeno ci vai da sola a far la spesa son problemi...), liste di posti da vedere, di compleanni, di regali...insomma da questo punto di vista partivo avvantaggiata! Per cui istintivamente ho iniziato dai siti che avevano printables gratuiti per l'organizzazione, come pinch a little save a lot che ne ha un sacco, molto carini anche come grafica. Anche I heart organizing ha molti printables carini, inoltre lei, Jen, ha una fantastica galleria di progetti che ha realizzato in casa, che è un'altra delle mie passioni. Ognuno di questi siti mi ha aiutato molto a focalizzare i più comuni metodi di organizzazione e a capire quali potessero funzionare meglio per me, inoltre mi ha portato allo step successivo: approfondire con dei libri veri e propri.

Ve il racconto nel prossimo post! Stay tuned!

 

mercoledì 12 marzo 2014

Abolire il perfezionismo


Quello che mi frega é il perfezionismo!

È una verità che ho iniziato a capire solo in tempi recentissimi grazie a Flylady.
In effetti di solito parto gasata a mille nelle cose ma poi mi scoraggio perché il risultato non è subito perfetto e spesso non ho il tempo per rifarle o correggerle fino alla perfezione.
Sbagliato! Perché in moltissime cose la perfezione non è necessaria! Per avere una casa pulita e in ordine, per pubblicare un post, per iniziare a fare attività fisica, la perfezione non serve.
Certo che è giusto cercare di fare del proprio meglio, ma rinunciare a fare quello che ci piace o che ci può portare serenità, solo perchè il risultato che otteniamo non è all'altezza di un certo ideale è stupido!
Il blog me lo ha ricordato oggi quando mi sono resa conto che non stavo pubblicando nulla perchè, per come sono io, si deve procedere con ordine logico, cronologico, sensato...per cui avevo iniziato a scrivere un post su come ho comiciato la mia redenzione dal caos. Talmente logico e preciso che l'ho dobuto dividere in due perchè non fosse ridicolmente lungo, ma anche cosi ci sono un sacco di cose da dire, un sacco di link, di riferimenti ecc. e per finirlo mi servirà ancora un po' di tempo.

Ieri ho finalmente sistemato il mio angolo hobby, adesso è perfetto (eh si, vorrei ben vedere!c'ho messo sei mesi a sistemare una scrivania e poco piu sempre per il mio stesso limite della perfezione, accidenti a me!) e pensavo che è funzionale, carino ed economico per cui poteva essere un bell'argomento per un post, ma che prima dovevo finire gli altri due, perchè ancora non erano a posto, perche cronologicamente prima ho scoperto come darmi una regolata e poi ho sistemato l'angolo hobby, perchè mi sembrava brutto entrare cosi in medias res nell'organizzazione domestica...
Poi ho pensato....Ma lo vedi che non sei normale?! Se ti va di pubblicare un post su una cosa carina, fallo! Non c'e una legge su come e cosa si deve pubblicare sul proprio blog, per cui smetti di cercare di essere la blogger perfetta col blog perfetto (tanto siamo lontani anni luce!!) e inizia a scriverci su questo povero blog! Non sará un libro in ordine, sará caotico e arruffato e allegro e pieno di cose proprio come sono io, che non sono perfetta ma che inizio a capire che vado più che bene cosi!!!
Quindi bando alle ciance e soprattutto al perfezionismo ed iniziamo a scrivere!

P.s. Non so se avete notato che la definizione del dizionario Hoepli della parola perfezionismo suona molto patologica e un filino inquietante...